Milán: Jaca Book, 2000. ( Casanelli, R. , ed; Andaloro, M.; Cassanelli, R.; Contadini, A.; Curatola, G.; David, M.; López Guzmán, E.; Marino, L.; Nenci,C.; Páez López, J.; Piva, P.; Sureda, J.; Velmans, T.). págs. 257-283.
La cristianità smise di cercare Dio in Oriente per trovarlo in Occidente, nella propria terra; smise di sentirsi legata all'elemento orientale, bizantino, per riconoscersi nella tradizione dell'Antichità romana, una tradizione che, fra le altre cose di non poca importanza, la spinse a recuperare l'arte. Gli studiosi sono abbastanza concordi nel riconoscere che fra il 1280 e il 1330, in alcune città italiane (Roma, Firenze, Siena, Assisi e Padova, soprattutto), è sorta una «nuova arte» o, in altri termini, l'«era dell'immagine» ha cominciato a lasciare il posto all'«era dell' arte». Nei secoli delle crociate le genti cristiane vissero un sentimento religioso governato dalla parola e dall'immagine. Si trattava di un'immagine «senza storia», priva di immediatezza, nel senso che era lontana dagli eventi quotidiani, da tutto ciò che era familiare all'uomo. Queste immagini, inizialmente «senza storia», senza volontà-né esigenzanarrativa, furono classificate dalla storiografia del XIX secolo con scarsa perspicacia (come succede del resto per molte altre classificazioni della storia dell'arte intesa come successione di stili), come romaniche, mentre il secolo XVI le considerava genericamente bizantine, oltre che tipiche di genti barbare, dei goti, e dunque gotiche. In realtà l'arte di queste immagini èl'arte dei pellegrinaggi e, soprattutto, delle crociate, un'arte che nasce alla fine dell'XI secolo e muore verso il 1300, si sviluppa nell'epoca in cui sorge lo spirito cavalleresco della guerra santa cristiana 'e si esaurisce quando le alte guglie delle cattedrali incominciano a fare ombra a quei monasteri che i cistercensi avevano voluto edificare in tranquille foreste appartate. Se è vero che, con le crociate, cambiò la visione che l'uomo aveva dell'ambiente in cui era immerso e che si verificò una certa rinascita della vita sociale questo rinnovamento si espresse maggiormente nei circoli letterari[…]( Joan Sureda, de «La bellezza e il significato delle immagini nell’epoca delle crociate». Il Mediterraneo e l’arte nel medioevo»)